Mario Paciolla (Napoli, 1987 – San Vicente del Caguán, Colombia, 15 luglio 2020) è stato un cooperante italiano, funzionario delle Nazioni Unite, trovato morto in circostanze misteriose in Colombia.
La sua morte ha sollevato notevoli controversie e dubbi, con la famiglia e diversi osservatori che hanno contestato la versione ufficiale del suicidio. Paciolla lavorava per l'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (ONU) in Colombia, occupandosi di monitorare l'implementazione degli accordi di pace tra il governo colombiano e le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia).
La sua morte è avvenuta in un periodo cruciale, durante il quale Paciolla stava lavorando su temi delicati legati alla violazione%20dei%20diritti%20umani e alla sicurezza degli ex combattenti delle FARC.
Le indagini sulla sua morte sono state oggetto di critiche e richieste di maggiore trasparenza, sia da parte della famiglia che da parte di organizzazioni internazionali. La complessità del contesto colombiano e la natura sensibile del suo lavoro hanno contribuito a rendere il caso particolarmente controverso. La famiglia di Paciolla continua a richiedere una piena indagine per chiarire le circostanze della sua morte e per far luce su eventuali responsabilità. La sua vicenda è diventata un simbolo delle difficoltà e dei rischi affrontati dai cooperanti internazionali che operano in contesti di conflitto%20armato e di instabilità politica.
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